lunedì 22 febbraio 2010

BIT, L'IMPORTANTE E' APPARIRE

Benvenuti in BIT
Viaggi, vacanze, uomini e donne, strette di mano, baci e abbracci, depliants, video, interviste, volantini, cataloghi, luci, danzatori e intagliatori irrimediabilmente persi nella grande confusione. Gessati e abbronzati al padiglione 6, gambe, culi e tette per far conoscere l'essenza di paesi e mete di sogno, dalla Valle d'Aosta all'Antartide. Gente di spettacolo, soubrette, volti famosi e meno noti, tutti a promuovere le meraviglie dei territori e il prodotto tipico: banalità, banalità e poi ancora banalità. Marketing, brend, shorts breaks e altre amenità.
Gastronomia tipica e fame nel mondo
Banchetti e degustazioni dove si scatena la bagarre: assessori, assistenti di assessori, scrivani e consiglieri dei dirigenti, consiglieri comunali, autisti, giornalisti, giornalai, addetti stampa, addetti alle pulizie, direttori, presidenti, free lance, portaborse e portanulla, sfaticati e affaticati, manager e donne in carriera, corrieri, dietologi, giornalisti-camerieri e giornalisti-professori, tutti affannosamente accalcati in attesa di una bruschetta o un tocco di parmigiano al buffet dell'Emilia Romagna o alla degustazione pugliese. Mani protese, volti sofferenti, sudore, sgomitate e insulti per magnà gratis, non importa cosa. Il quadro è lo stesso dei reportage in occasione delle grandi carestie. Alla BIT, tutti hanno fame, tutti vogliono mangiare. La crisi è la crisi e siccome "l'acqua è poca e 'a papera nun galleggia" si deve mangiare gratis! Questa è la BIT dove il viaggio si vende come una lavatrice. La fiera dell'apparenza.
Isole nella bufera e "naufraghi"
In questa bufera mediatica ci sono isole di tranquillità: Ediciclo e Itinerari sono quelle che conosco. Sono isole dove si appare poco. Sulla mia sedia a sdraio mi sono sistemato sulla spiaggia di Itinerari; oltre al gran spettacolo a tempo pieno dello stand Friuli Venezia Giulia ho visto e sentito i miei amici "naufraghi": Mesturini col trolley faceva il testimonial del turista emigrante, Simoncelli ha riproposto per il settimo anno consecutivo il completo di velluto delle grandi occasioni (matrimoni, battesimi, funerali e fiere); Campanile fresco e frizzante come il suo pile rosso; Alborno sottopeso per la febbre che lo affligge da un mese "non da quando avevo un mese, tiene a sottolineare" e sempre cordiale col sorriso bonario sempre più simile ai monaci del Gran San Bernardo; poi un Picciotto che ormai "appare" con la barba in bianco e nero da quasi saggio; Fumagalli, aspirante CT alla nazionale di basket; Comolli e Foschi in apparente costante partenza per le isole greche; infine Sua Altezza Marco Majrani, quattro quarti di nobiltà del fotogiornalismo di viaggi, che sostava statutario con sguardo "lontano" presso lo stand: Alberto Bevilacqua, noto giornalista televisivo, gli è passato sotto le gambe e neanche se n'è accorto. Antonio Negroni, pubblicitario di Cassinetta che ormai è il guru del new age marketing: silenzioso, educato e discreto e come tutti sanno, ordinatissimo. Il redivivo Francesco Rossetti reduce da una rovinosa caduta in bicicletta, claudicante con stampella, pronto a ritornare in sella. Tra gli amici di Itinerari si segnala la gradita presenza di Nick Costantini in giacca e camicia floreale, il tecnologico Sciosia, napoletano d'origine e livornese (boia de) d'adozione, Stefano Raso mago del webmarketing e acuto osservatore ("belle quelle due che girano in smoking senza pantaloni, peccato che non si capisce cosa promuovano") e Andrea Rossi, ciclista delle Terre di Siena che a suon di pedalate e bella presenza è diventato, zitto zitto, il più grande promotore delle strade senesi! A proposito di Siena, una delle notizie più belle della BIT l'ha annunciata Vittorio Anastasia, piccolo grande uomo, nonché piccolo grande editore (Ediciclo): la prossima edizione di Ciclomundi, il festival dei cicloviaggiatori, si terrà a Siena dal 24 al 26 settembre.
Il Bestseller di Simoncelli e Caracciolo
Tra mille pubblicazioni con spiagge, nevi, culi, pesci tropicali, tette e lberghi di lusso ha fatto scalpore il best seller "SMS" senza foto con i messaggi del più grande fantareporter degli ultimi 150 anni. Come tutti i libri di successo (tiratura 3 copie, distribuite 2, vendute 0) ha fatto discutere scatenando risate, polemiche, riflessioni, offese e arrabbiature. Curatore e autore del testo si vedono costretti a ritirarlo dal mercato ma sono contenti di aver condiviso momenti di autentica ironia con il Lapo Elkann di via Tadino. Sembra che Sandro Meyer piacevolmente sorpreso dalla fantasia e dalla concretezza espressiva di Simoncelli abbia pronto un contratto milionario per il fantareporter di Forlì. Grande attesa dunque per il primo reportage su Sanremo con interviste ad Antonella Clerici, Pupo e il Principe Emanuele Filiberto del Trio Monnezza. Grandi assenti alla manifestazione milanese il Gandhi del Piave e Mimmo Cecere, uno dei maggiori ispiratori del best seller SMS.
Consuntivo e brindisi
Come sempre sussurri e grida hanno accompagnato il grande evento milanese. Il tempo passa: 22 anni fa la mia prima BIT; un tempo si dormiva con Campanile e Simoncelli in redazione: materassi, brandine e sacchi a pelo. Questa volta, come i giornalisti importanti, abbiamo dormito in albergo, ma lo spirito è sempre quello di un tempo. In quasi un decennio, Itinerari e luoghi, è stata una scuola di giornalismo "sul campo" un po' diversa dal giornalismo urlato e luccicante che incendia la BIT.
Un brindisi, alla salute di tutti noi. Bollicine, semplicità e ironia, anche e soprattutto per chi non ce l'ha. Un brindisi, in alto, nel nome di Sant'Efisio, protettore dei parolai.

5 commenti:

  1. Grande Enrico... Se avessero senso autocritico dovrebbero postarlo nel sito web della BIT!!! Vittorio

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  2. L' ordinatissimo, educato, cortese e discreto Tony Naigrons da Cassinetta di Lugagnano ringrazia, chapeau !!

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  3. Grande Enrico. Il tuo pezzo si legge con piacere, non solo perché spassoso e leggero nel senso calviniano; ma anche, anzi soprattutto, perché estremamente lucido. È un ottimo punto di partenza per una riflessione sul mondo della promozione turistica. E in generale sul nostro modo di vivere, di pensare, di agire, di progettare il futuro.

    È vero ciò che scrive Vittorio: se gli organizzatori della Bit fossero lungimiranti e capaci di autocritica non esiterebbero a pubblicare analisi come questa nel sito web dell’evento. Oggi la Bit è un semplice contenitore, un insieme di spazi dati (a caro prezzo) in gestione agli enti del turismo, che ne fanno ciò che il mercato chiede. Spettacolo e immagine. Immagine e spettacolo.

    Bit potrebbe essere invece un progetto più ambizioso, fornire un indirizzo, proporre un tema da sviluppare, farsi laboratorio di idee.

    Potrebbe diventare qualcosa di più grande. Otto bit messe insieme? Una byte.

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  4. Bravo, bravo Enrico. Ora oltre Itinerari e altre riviste abiamo anche il tuo Blog per leggere cose interessanti... Sempre detto che alla BIT la mia presenza ha significato soltanto perchè posso incontrare persone un pò speciali come te, Anastasia, Fiorenza e altri. Ed è proprio con queste persone nelle poche isole di Tranquillità: Ediciclo, Itinerari, ma anche davanti ad un caffè o con un panino in mano che possono saltare fuori idee buone per la promozione turistica (delle Tere di Siena, del Val di Merse o del B&B), per un bel viaggio (possibilmente a pedali), per una nuova guida...
    Non avrebbe un ritorno stare ingessato ad uno stand se pur importante come quello della Toscana, ad aspettare che l'idea venga a cercare te...

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  5. Caro Enrico,
    che bella penna che hai, caustica e ironica al punto giusto, arguta e intelligente! Il Michele Serra del turismo!

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